Il perché di questo blog

Prendo spunto da un'affermazione di Chris (altro che profeta... tu sei Chris con l'acca e basta):
PS: ste cose che scrivo non fottono un cazzo nemmeno a me... figuriamoci a voi? Mah! Serviva proprio creare sto cacchio di blog!? :-D


La verità Chrì è che raccontare un tuo viaggio, per quel poco che l'hai raccontato, è come raccontare un po' noi stessi. Ti chiederai perché. E te lo spiego subito. Il fatto è che in te racchiudi tante personalità e tanti aspetti che hanno fatto dire a tragick che dentro il tuo cervello ci sono come tanti esserini, nessuno dei quali però comanda un cazzo (le parole più o meno erano queste). In pratica è un po' come se, raccontando ogni tuo aspetto, noi raccontassimo un nostro aspetto, visto che tu li racchiudi tutti, mentre noi ne amplifichiamo e mostriamo molti di meno. Non sto a disquisire qui se questo sia un bene, un male o un aspetto dal ph neutro. Per me è così e basta.

Il tuo viaggio in questo contesto assume un signiFICAto preciso: è una metafora del viaggio che ognuno di noi compie dentro se stesso, alla ricerca della conoscenza di se stesso. Certo, a noi piace anche farci due risate, quindi abbiamo voluto dare un'impronta scherzosa a tutto ciò, anche per ridere un po' di noi stessi, perché altrimenti se stessimo sempre a lamentarci, beh... tanto varrebbe farsi un viaggio a Lourdes! E tutti sapete quanto io creda e quanto voglia bene alla Madonna.

Tutto ciò vuole essere un po' come un fondamento per tutta una serie di post che si potranno sviluppare anche dopo questo tuo viaggio in una terra così lontana, per raccontare altri viaggi, fossero anche quelli per andare a casa di tragick, allo stadio, in palestra, all'università, al lavoro o dovunque andiamo. E il plurale non è casuale, anzi!

Mi rendo conto che questo post magari andava scritto per primo, ma proprio siccome sono fatto a cazzo l'ho scritto adesso, dopo che mi sono sfonnato a correre. Il perché? Chi ha bisogno di perché quando ha Chris?